Questo articolo fa riferimento alla settimana che Impact Hub sta dedicando al cinema e a come quest’ultimo interpreta il mondo dell’imprenditoria.
Spesso capita durante la visione di un film (in questo caso film inerenti alla finanza, coworking e startup) di sentirsi trasportati in quella realtà, e nasce in noi spettatori la voglia di perseguire il nostro sogno magari prendendo spunto dalle vicende successe nel film stesso.
Anche se sappiamo che la trasposizione filmica non è mai lo specchio della vita reale, possiamo comunque trovarci informazioni utili, anche per quanto riguarda l’imprenditorialità. Ad oggi fortunatamente, molti startupper possono acquisire consigli non solo da film, bensì da portali, in cui i neo-imprenditori possono scambiarsi consigli e informazioni su come partire e proseguire con il piede giusto.
Un portale diventato veramente importante negli Stati Uniti è #StartupLab, luogo virtuale in cui si possono ricevere consigli e aiuti di vario tipo per dare vita alla propria impresa al meglio.
Noi oggi però, ci occuperemo di tutti quei film che in qualche modo possono dare utili lezioni in campo imprenditoriale e finanziario:
- Startup.com
Questo film-documentario parla della breve storia del sito govWorks.com che era stato creato per semplificare il rapporto tra cittadini e comuni, ad esempio dando la possibilità di pagare multe online e altri servizi simili. Parlo al passato perché questa startup non è sopravvissuta, e questo ci dimostra che bisogna sempre avere una solida idea di fondo per lanciare il vostro futuro progetto, non dovete mai tralasciare le ricerche di mercato per capire se la vostra idea avrà seguito o se affonderà nell’oceano delle startup e delle piccole imprese.
- Funny Money
Questa è la storia di Laurel Ayres, una brillante consulente finanziaria di Wall Street, un giorno scoprendo che non sarà lei a ricevere la promozione tanto attesa, decide di lasciare il suo posto di lavoro in un notissimo istituto finanziario per mettersi in proprio. Si scontra da subito con la difficoltà di trovare clienti nella veste di consulente finanziaria indipendente. Gli ex–clienti, contattati per telefono non le danno retta e anche quando riusce ad avere un appuntamento di persona, i potenziali clienti si meravigliano di trovarsi di fronte una donna (e di colore).
Per questo, decide di inventarsi un fantomatico socio virtuale maschio e bianco di cui costruisce l’identità al computer. Con l’aiuto dell’ex segretaria efficientissima e abile nel curare i clienti, ecco che le porte si aprono e in breve tempo Cutty (nome del fantomatico socio, tratto da una famosa marca di whisky) diventa la star di Wall Street e finisce sulla copertina di Time. Fino allo svelamento finale della verità. Benchè il copione non sia un capolavoro, il film mette in evidenza le difficoltà di mettersi in proprio con successo pur vantando un curriculum e un’esperienza operativa di tutto rispetto. L’entusiasmo e le competenze professionali sono un “di più”, ma non bastano a lanciarsi con successo in una attività tutta tua. Nonostante questo, lanciare una propria start up con successo è possibile, seguendo un metodo preciso e sperimentato.
3. Cast Away
Chuck Noland, interpretato da Tom Hanks, vive a Memphis dove svolge una vita appagante, in quanto lavora con passione come dirigente operativo della FedEx, nota e grande azienda di spedizione merci in tutto il mondo, un giorno recandosi causa lavoro in Thailandia, l’aereo della FedEx su cui viaggia precipita in mare e Chuck si salva approdando su un’isola deserta dove impara a sopravvivere con mezzi di fortuna. Chuck dimostra un vero e proprio animo da imprenditore. Quando finisce su quell’ isola deserta il protagonista non ha niente, deve adattarsi e arrangiarsi con quello che trova. Questa situazione non vi ricorda quella delle startup? Pochi soldi, risorse da ricercare e da adattare al progetto e bisogno di pensare fuori dal comune. Sono queste le peculiarità che possiamo apprendere dal film.
4.Coco Avant Chanel
La pellicola biografica tratta la storia della stilista francese Coco Chanel dalla povertà e i primi lavori come cabarettista, fino alla nascita della sua casa di alta moda, immagine di eleganza e raffinatezza. Questo film, non parla solo del lungo viaggio di Coco Chanel per riuscire a creare il suo impero, ma anche dell’incertezza del destino. Nonostante tutti i giovani imprenditori abbiano sempre un’idea precisa di quello che sarà il loro business, non sempre le cose vanno come devono! Cerchiamo di essere fedeli alla nostra missione aziendale, così da creare un brand forte e riconoscibile.
5.Invictus – L’Invincibile di Clint Eastwood
Invictus, regia di Cleant Eastwood e un grande Morgan Freeman nei panni di N. Mandela. Esso non è una biografia e ne un film sullo sport. Mandela si pone l’obiettivo di riappacificare la popolazione del paese, ancora divisa dall’odio raziale fra i neri e i bianchi afrikaner. Simbolo di questa spaccatura diventa la nazionale di rugby degli Springboks, simbolo dell’orgoglio afrikaner e detestata dai neri. Il film mostra l’applicazione concreta della vera leadership. Alcune frasi di Nelson Mandela spiegano in modo convincente come pensa e agisce un vero leader. Il leader sa chiudere col passato e favorire la riconciliazione fra ex nemici. Stimola l’aggregazione su ideali condivisi con l’esempio. Motiva a superare le aspettative. Infonde fiducia. Rispetta le diversità e riesce a far lavorare insieme per un fine comune ed elevato una popolazione diversa per razza, religione, livello sociale ed economico. Nei momenti difficili, si ispira, trae conforto, coraggio e forza per continuare nella propria missione da una poesia, un brano, un libro. Si impara sulla leadership più da questo film che da tanti libri. Da vedere.
Per oggi abbiamo finito, ma vi diamo l’appuntamento a Venerdi 6 Maggio, dove sui nostri social troverete un commento su un altro film che ci teniamo a inserire in lista #Pulpfiction.