Anche se oggi “effetti speciali” fa rima con grafica computerizzata e computer generated imagery (“immagini generate al computer” in italiano) come dimostrano kolossal come Avatar e Hugo, sino a un paio di decenni fa era un lavoro da artigiani dotati di grande inventiva e, soprattutto, grande manualità.
Il primo effetto speciale risale al 1985 quando Alfred Clark mise in atto un stop motion durante le riprese del film dedicato a Maria Stuarda. La scena della decapitazione infatti fu divisa in due registrazioni, la prima con gli attori in carne ed ossa e la seconda con un pupazzo che sostituiva la protagonista.
L’anno dopo George Méliès scoprì senza volere lo stesso trucco, quando per malfunzionamento la cinepresa interruppe e ricominciò le riprese e Méliès se ne accorse solo quando andò a controllare il girato. Rimanendo affascinato dal risultato girò più di 500 cortometraggi utilizzando questa nuova tecnica. Successivamente scoprì altri effetti speciali come l’esposizione multipla, la fotografia in time-lapse e la dissolvenza.
Tra il 1910 e il 1920 il mondo degli effetti speciali progredì ulteriormente grazie all’inventiva di Norman Dawn, mentre nel decennio successivo fu l’intera industria del cinema ad investire risorse economiche ed umane nello sviluppo di nuove tecniche e nel perfezionamento di alcuni trucchetti cinematografici già ampiamente utilizzati.
L’introduzione del colore nel mondo del cinema ebbe ricadute imprevedibili per lo sviluppo degli effetti speciali. A cavallo tra gli anni’50 e ’60 l’affermazione del genere science fiction fornì nuovi impulsi allo sviluppo degli effetti speciali (creazioni di universi futuristici, basandosi sulla riproduzione tridimensionale).
La crisi che caratterizzò il decennio successivo (anni 70) indusse le case cinematografiche a chiudere gli studi di effetti speciali e quindi tutti gli specialisti del campo vennero licenziati. Furono così costretti a mettersi in proprio fondanso case specializzate in effetti speciali. Ciò diede un nuovo impulso allo sviluppo del settore. Nel 1977 venne istituita la categoria “Migliori effetti speciali” agli Oscar.
Fino a metà anni ’90 gran parte degli effetti speciali veniva realizzato a mano da veri e propri artigiani. Dalla seconda metà del decennio l’utilizzo dei computer rivoluzionò nuovamente l’universo degli effetti speciali, rendendoli sempre più grandiosi e sempre più realistici (Jurassic Park, Avatar, Il mondo di Pi).