L’abbiamo sentita nominare tutti, almeno una volta: la blockchain. Sul web è possibile rintracciare migliaia di articoli sull’argomento, ma reperire una spiegazione semplice e comprensibile sembra essere un’impresa. Tentiamo quindi di riassumere quali siano le caratteristiche base di questo fenomeno rivoluzionario.
Anzitutto la blockchain è una “catena di blocchi”, nonché un database decentralizzato i cui dati non sono facilmente modificabili. Questo database contiene un grande “libro mastro”, all’interno del quale possono essere registrate anonimamente le transazioni in bitcoin (criptovaluta) tra due parti. Le transazioni rappresentano i “blocchi” da cui la blockchain è costituita, sono collegati tra loro attraverso degli “hash pointers” e sono protetti da crittografia.
In seguito alla registrazione dei dati, inoltre, i blocchi non possono essere modificati retroattivamente senza modificare anche tutti i blocchi successivi.
Riassumendo: la blockchain, in parole povere, è un registro aperto a tutti e il suo scopo è quello di evitare frodi, semplificando il monitoraggio di tutti gli scambi e delle transazioni registrate.
Nonostante il contesto a cui è strettamente collegata sia quello degli scambi in criptomonete, la tecnologia blockchain può potenzialmente essere sfruttata in diversi ambiti e contesti. A partire dai seggi elettorali fino ad arrivare ai curriculum personali, questo sistema a blocchi potrebbe rappresentare una svolta epocale, diventando uno strumento infallibile per verificare la validità di informazioni ed evitare qualsiasi tipo di truffa.